Descrizione:
Questa casa che conteneva un grande numero di sculture in pietra. Purtroppo esse sono state quasi tutte asportate e vendute, rimangono solo quelle la cui asportazione avrebbe richiesto importanti lavori di demolizione. Si trattava di due bifore di cui una aveva due angeli scolpiti sui montanti, mentre l'altra era ornata da una scultura centrale, pure raffigurante un angelo. Altre sculture, ora scomparse, erano evidentemente pezzi ricuperati da costruzioni precedenti, incastonati a casaccio in luoghi piuttosto inverosimili. In fondo ad un balcone si trovava un'interessantissima cavalcata dei vizi, costituita da sette figure mostruose incatenate. Presso una porta interna si trovava la scultura di un angelo che sosteneva la scritta "ANNO DOMINI M...", mentre presso una delle bifore era murata una pietra con una lunga scritta in caratteri gotici in cui si leggevano le parole "Dominus Arneud...", la famiglia che ha dato il nome alla borgata. Un'altra bifora era affiancata all'interno da due sedili ricavati nello spessore del muro e faceva parte di una facciata a vela divisa da un cordolo in pietra sagomata. Tutto questo è ora scomparso. Restano invece i capitelli di un resto di colonnato, ornati da teste umane stilizzate, del tipo delle "têtes coupées" di origine celtica (visibili solo all'interno), ed alcune murature in pietre accuratamente squadrate e levigate. Lo smembramento di tutte le parti più interessanti di questa costruzione ha costituito una delle più gravi perdite del patrimonio culturale della Val Maira. |